Malga Castiverio nella storia

L’esistenza di Castiverio è documentata fin dal 844, anno in cui viene citata portione di alpe in Castiverio nel testamento dell’arcidiacono Pacifico di Quinzano.
Il toponimo riporta alla derivazione castrum vetus (vecchio castello) che ben si giustifica con la posizione vista pianura veronese e Lago di Garda.
La malga, che si estende sui comuni e di Sant’Anna d’Alfaedo ed Erbezzo, domina infatti tutto il territorio sottostante, facendone una delle malghe con la vista più estesa e possiamo dire più bella!

Negli anni il toponimo ha subito varie declinazioni, una su tutte Castilverio, ma i comproprietari attuali concordano di utilizzare la denominazione storica Castiverio.

Nella caratteristica divisione in paghe, Malga Castiverio conta 102 paghe. Il baito attuale (cioè realizzato in pietra) è attestato fin dalla fine del 1800.

 

Malga Castiverio nel presente e futuro

L’intenzione dei comproprietari è quella di dare vita al manufatto storico, attraverso la creazione di un punto ristoro gestito da terzi.

Attraverso l’organizzazione di visite guidate si vuole poi divulgare e mantenere viva la cultura montanara della Lessinia, raccontandone la sua storia.

I comproprietari

Elenco dei comproprietario che hanno contribuito alla ristrutturazione del Baito di Malga Castiverio

  • Antolini Elisabetta
  • Laiti Giuseppe
  • Laiti Maria Teresa
  • Lavarini Federico
  • Lavarini Remo
  • Marogna Manuel (rappresentante dei comproprietari)
  • Tommasi Pierino
  • Zivelonghi Annamaria
  • Zivelonghi Elvio
  • Zivelonghi Francesca
  • Zivelonghi Rodolfo
  • Zivelonghi Luigi Flavio